Come l’uso dei social da parte dei farmers può migliorare il nostro business
Il titolo sicuramente suona strano: i farmers, ovvero agricoltori ed allevatori (in inglese suona più professionale, dicono), usano i social network. E perché dovrebbe interessare i markettari? In realtà, il fenomeno dei farmers è uno dei tanti miracoli digitali da cui prendere spunto per avere un occhio sempre vigile sulle tendenze del social media marketing. Ma andiamo per gradi.
Farmers&YouTube
Sempre più agricoltori ed allevatori in tutto il mondo utilizzano attivamente i social media per migliorare e sviluppare il loro lavoro. Fra tutti in particolare spicca YouTube, segue poi Facebook, Pinterest e Twitter. Non è un caso che YouTube sia uno dei social più utilizzato, infatti, secondo alcuni studi americani, più del 44% dei farmers, lo utilizza per cercare informazioni, recensioni o tutorial su prodotti o operazioni; molti degli intervistati dicono di utilizzare YouTube ogni giorno.
Cosa possiamo trarre da questa considerazione? Che è decisamente importante mantenere il focus sulla produzione e condivisione di contenuti video che siano sì ad alto tasso di engagement, ma che “educhino” in qualche modo le persone. Il video può essere, inoltre, un buon modo per attrarre potenziali clienti sul proprio sito web: dal sito possono reperire le informazioni mancanti per completare l’acquisto e conoscere più da vicino il brand.
Immaginiamo di dover raggiungere proprio i farmers, che cercano disperatamente informazioni perché il loro terreno dev’essere trattato con qualche nuovo concime. Il tutto dev’essere cercato con una certa fretta, perché, si sa, contro la natura non si può nulla. Allora è fondamentale, per aiutarli, scegliere parole chiave per i titoli e le descrizioni che siano pertinenti e rilevanti per le ricerche, ed ovviamente coerenti con il contenuto.
Le possibilità di marketing con i social media sono decisamente infinite, per questo è importante che il nostro brand spicchi sugli altri, che catturi l’interesse dei potenziali buyer. Il nostro brand o prodotto che sponsorizziamo è unico e la sua unicità dev’essere sfruttata e sottolineata in tutti i contenuti che vengono realizzati e poi condivisi.
Farmers&Facebook
Nell’utilizzo dei social network da parte dei farmers dopo YouTube segue Facebook. Si tratta di un social ormai non più dedicato esclusivamente ai giovani, ma anzi raggiunge un picco notevole di utenti fra gli over 45. Molti agricoltori lo usano per fare foto e autenticare i loro prodotti, valorizzare la loro provenienza, altri per caricare video. Le condivisioni di foto ed immagini sono legate alle conversazioni, allo scambio di consigli da una parta all’altra del mondo su come, ad esempio, piantare dei semi particolari. Come può aiutarci questa informazione per impostare le nostre campagne marketing? Possiamo focalizzarci sull’importanza della conversazione sui social. Fare una ricerca sugli hashtag rilevanti sui nostri servizi ed utilizzarli successivamente nella condivisione dei nostri post, assicura un engagement efficace fra potenziali consumatori.
Infine, è importante puntare sulla varietà di contenuti, e soprattutto che essi siano particolarmente accattivanti dal punto visivo. Via libera quindi a video, live streaming, GIF , per poi decidere quale tipologia cattura il maggior numero di interazioni.
In conclusione quindi, l’agricoltura è sempre più 2.0 ed i social network hanno realmente aumentato i profitti e la produzione di servizi che, nell’era digitale, sembravano destinati all’abbandono. Perché quindi non prendere spunto dall’ennesimo miracolo digitale per migliorare il nostro business?