La rivoluzione dei ChatBot: un nuovo canale di marketing
Stiamo attraversando una nuova fase all’interno della storia del web-marketing: se gli anni 2000 hanno visto il dominio del Search Engine Marketing e della Search Engine Optimization (SEM e SEO), i 2010 sono stati quelli dell’ascesa di Facebook e del social media marketing. Adesso il trend è cambiato: i ChatBot e la messaggistica istantanea stanno diventando i protagonisti di questa nuova fase.
Vi state per caso chiedendo cosa sono i ChatBot? Si tratta di programmi computerizzati che interagiscono con le persone simulando delle conversazioni, usando un’app di messaggistica basata su regole linguistiche ed intelligenza artificiale. I ChatBot interagiscono con gli utenti sia attraverso messaggi testuali che attraverso messaggi vocali.
Perché possiamo considerarli dei nuovi canali di marketing? Innanzitutto perché lo dicono i dati: la crescita delle 4 app più importanti di messaggistica istantanea (Facebook Messenger, Whatsapp, Telegram, iMessage) è di gran lunga superiore rispetto a quella dei più importanti Social Network. Inoltre i ChatBot richiedono meno stress da competitor, meno fatica fisica e potenzialmente un ritorno sull’investimento esponenziale. Da non trascurare poi, il fattore novità: un nuovo canale marketing permette di sperimentare con format diversi attraverso cui connettersi con i consumatori, e quindi avere più successo.
Vediamo quindi 4 modalità attraverso cui i ChatBot stanno trasformando il marketing e come possono essere utilizzati in un’ottica di business
1. L’engagement oltre i click
Scordiamoci il vecchio concetto di engagement e creiamone uno nuovo. Se prima, engagement significava il clic su un banner, su un annuncio o su un video, adesso si tratta di qualcosa di nuovo e decisamente più “coinvolgente”. L’uso del ChatbBot, infatti, prevede una conversazione che coinvolge attivamente l’utente.
A proposito, non possiamo non nominare il progetto della Disney che ha creato un bot con le fattezze di Judy Hopps – protagonista di Zootropolis – per coinvolgere il pubblico prima dell’uscita in sala del film. Al posto del coinvolgimento passivo che interessa, ad esempio, il trailer di un film, gli utenti si sono uniti a Judy per una caccia al tesoro e hanno potuto interagire attivamente con la storia del film. L’engagement è stato incredibile: gli utenti hanno speso, in media, più di 10 minuti a parlare con il personaggio e molti altri iniziavano da capo le conversazioni per giocare in un altro scenario.
La conversazione e l’interazione con l’utente sono significativamente più efficienti rispetto alla semplice visualizzazione del video. E i vantaggi non sono soltanto in termine di engagement: gli utenti infatti si creano una migliore e più consapevole conoscenza del brand. Coinvolgimento attivo – e positivo – con gli utenti porta ovviamente ad un coinvolgimento sui social. Engagement che vai, Engagement che trovi.
2. Fare domande specifiche
L’uso dei chatbot permette anche di fare delle domande altamente personalizzate, che non possono essere richieste nelle tradizionali inserzioni, come “Dove vivi?”, “Che musica ascolti?, “Cosa pensi dell’ultimo spot della Coca-Cola?”, “…e del trailer dell’ultimo film Marvel?”.
Interessante è l’esperimento ideato da Facebook, per indirizzare gli utenti all’uso del bot attraverso Facebook Ads. Una volta indirizzati, gli utenti erano chiamati a rispondere ad alcune domande poste dal bot (nome, cognome, indirizzo..); alla fine della “conversazione” gli utenti ricevevano un form pre-compilato con le risposte che avevano appena fornito e rimaneva loro solo da cliccare “Submit”. Il risultato? Questa campagna ha più che triplicato il numero di form compilati rispetto al più tradizionale “iscriviti qui” delle pagine di destinazione delle inserzioni. Molte aziende infatti usano i ChatBot per creare maggiore engagement nel portare a termine azioni e conversioni.
3. Più opportunità di personalizzazione
Attraverso l’uso dei ChatBot, i brand possono personalizzare le conversazioni con i loro utenti. Ad esempio, Sephora ha creato un ChatBot che dispensa consigli di bellezza alle teenager. Inoltre, in questo modo è possibile raccogliere tutte le informazioni di utenti che sono già stati nostri consumatori.
I Chatbot permettono quindi ai brand di connettersi con gli utenti ad un livello più profondo; se strategicamente implementati i bot possono raccontare la storia del brand attraverso una conversazione one-to-one. Noi vediamo del potenziale e voi?