Perché è importante inserire i contenuti “data-driven” nella propria strategia di marketing
I brand che hanno bisogno di catturare l’interesse di lettori devono sicuramente produrre contenuti accattivanti, interessanti ed unici. Per riuscire a differenziarsi dalla miriade di contenuti testuali creati ogni giorno, la via più facile è sicuramente utilizzare un approccio definito “data journalism”. I dati, i fatti, i grafici, le statistiche sono molto efficaci al fine di creare un contenuto di valore e facilmente condivisibile dagli utenti.
Recenti sondaggi hanno dimostrato che più del 36% degli utenti clicca su titoli che includono statistiche e numeri. Perciò, il data journalism può realmente essere uno strumento efficace per aumentare engagement e brand awareness, senza mai perdere di vista una coerenza testuale e uno storytelling. Come sappiamo, non basta catturare l’attenzione degli utenti, bisogna infatti mantenere vivo il loro interesse.
Da dove bisogna cominciare per impostare i nostri contenuti “data-driven”? Innanzitutto bisogna reperire i dati, operazione possibile attraverso diverse modalità.
CONTATTI DIRETTI CON GLI UTENTI
Come fare a reperire i dati che effettivamente ci servono? Una delle vie possibili è il contatto diretto con gli utenti: sondaggi e forum.
I sondaggi sono una soluzione efficace e, molto spesso, low cost per reperire dati già suddivisi demograficamente o per argomento.
Invece, i brand che possiedono una community di fan piuttosto ampia e composita sono abbastanza fortunati da poter reperire informazioni direttamente dai propri follower. Interessante è l’idea di strutturare un forum, uno spazio perfetto dal quale impostare una conversazione sul topic intorno a cui creare un contenuto.
REPORT & ANALYTICS
Possiamo procedere però anche per via indiretta. Alcune imprese ovviamente dispongono di database con i contatti dei clienti, a cui inviano regolarmente newsletter. Per recuperare dati quindi, è possibile anche inviare a questi contatti dei questionari o un form, e regalare poi, a coloro che rispondono, uno sconto o un premio.
Se l’azienda è molto attiva sui social, è possibile sfruttare canali come Facebook e Twitter per promuovere, ad esempio, un contest sul sito, recuperando i dati necessari usando un “data capture system” come form di benvenuto.
Google Analytics ad esempio è un buon punto da cui iniziare per poter indagare i dati demografici dei consumatori come età, genere, luogo, campi di lavoro, cosa comprano, che device utilizzano e via dicendo.
Se si rimane in ambito Web Advertising, lo stesso Keyword Planner ci può fornire spunti su tematiche e categorie che vengono ricercate mensilmente dagli utenti, e di conseguenza può fornirci un quadro generale dei trend e degli interessi.
ANALISI DEI DATI
Una volta raccolti i dati è necessario analizzarli e suddividerli per cluster in base alle linee guida del contenuto che si vuole creare. Questa operazione può non risultare immediata, soprattutto se ci troviamo di fronte ad un numero indefinito di cifre e informazioni. Può essere utile, in questo caso, utilizzare il tanto amato Microsoft Excel e organizzare una pivot.
Quando siamo riusciti a registrare ed ordinare i dati, arriva la parte più importante per la creazione del nostro contenuto: la visualizzazione. Quest’ultima ci permetterà di valorizzare il nostro contenuto, rendendolo accessibile e condivisibile.
L’opzione migliore per ottenere il miglior risultato, è quella di potersi affidare a un graphic designer per realizzare delle infografiche davvero accattivanti. Esistono comunque dei tool disponibili e gratuiti da poter utilizzare, come ad esempio Google Fusion Tables.
Una visualizzazione efficace deve incastrarsi alla perfezione con il contenuto testuale, che contestualizza i dati, raccontando una storia. Ricordiamoci sempre che il tutto dev’essere chiaro e facilmente leggibile, facendo attenzione sempre a che sia mobile e tablet responsive.
CONCLUSIONI
Quindi perché i contenuti testuali devono essere “data-driven”? E perché dovrebbero costituire uno dei core della nostra strategia di marketing digitale?
Innanzitutto, se sono apprezzabili, gli utenti vorranno leggerli; se sono interessanti, vorranno condividerli; se sono convicenti giornalisti vorranno trattarli. Quest’impalcatura aiuta ad aumentare copertura e brand awareness dell’impresa.
Inoltre, i contenuti data-driven danno un vantaggio sui nostri competitor. Innanzitutto servono a presentare e a differenziare la nostra impresa con le altre, mostrando il suo interesse nei confronti della ricerca e della conoscenza del proprio mercato di riferimento. Inoltre, se
continueremo il trend aggiornando sempre di continuo le nostre notizie, i clienti e gli utenti, in generale, cominceranno a percepire la nostra impresa come una fonte autorevole dal quale reperire informazioni.